Paolo Portoghesi è un architetto e storico dell’architettura italiano, nato a Roma nel 1931, dove si è laureato in architettura nel 1957. Ha insegnato al Politecnico di Milano (1967-1977), della cui facoltà di architettura è stato preside dal 1968 al 1976. Dal 1977 al 1995 ha insegnato storia dell’architettura all’Università La Sapienza di Roma. L’attività di Paolo Portoghesi si è svolta parallelamente sui versanti della ricerca storica e della progettazione architettonica, puntando alla reintegrazione della memoria collettiva nella tradizione dell’architettura moderna. Tra le opere architettoniche: i complessi residenziali Enel a Tarquinia e Borsellino ad Alessandria; le terme del Centino, a Nocera Umbra; l’Excelsior Savoia Suite Hotel, a Rimini; la residenza a Berlino Tegel; il Grand Hotel di Khartoum; la Corte Reale giordana, ad Amman; la Moschea e il Centro Islamico Culturale, a Roma; il teatro lirico Nuovo Politeama, a Catanzaro e tante altre opere in Italia e all’estero.  Ha vinto il concorso per la Grande Moschea di Strasburgo e per il Copyright Center Institute del St.Peter’s College di Oxford.

Con Reggiani ha contribuito allo sviluppo della lampada Nigella, che prende ispirazione dall’omonimo fiore di campo che ha una sua inconfondibile identità per il rapporto tra i petali e lo stelo in virtù di una ramificazione esterna che si sovrappone all’immagine del fiore e lo imprigiona in una elegante gabbia. Nigella è stata sviluppata in versione piantana da terra, a sospensione e a superficie. Nigella è un riassunto dello stile di progettazione di Paolo Portoghesi: l’elemento costituente di tutte le scelte compositive è la linea. I suoi lavori non consistono principalmente in volumi o spazi, ma in fasci di linee che si uniscono e si separano, si aprono a ventaglio e si ricongiungono, si curvano e si raddrizzano, si tendono e si innalzano.